Il Volo della Farfalla - La Sostanza dell’Effimero

Il Volo della Farfalla

Il Volo della Farfalla – La Sostanza dell’Effimero

Il Volo della Farfalla - La Sostanza dell’Effimero

TEATRO PIROTECNICO MUSICALE
Nei Sacri Luoghi del Cimitero Monumentale della Certosa di Bologna
Estate 2013

“CAMMINO TRA LE OMBRE”
[Spettacolo liberamente tratto dall’opera di GIOVANNI CENACCHI, “Cammino tra le ombe”, Ed. Quodlibet, 2017]
“Se l’effimero non è un puro, astratto accidente e ha una natura di una qualche consistenza, simbolo di questa condizione sarà la farfalla […] Nella farfalla, Lao-Tze, il leggendario fondatore del taoismo vissuto in Cina tra il VI e il V secolo a.C., rinveniva anche la prova dell’eleganza del divenire, inebriante sintesi di yin e yang […] La farfalla che vive del trapasso della crisalide è il punto di passaggio tra l’aurora di un nuovo giorno e la fine del mondo”.
Da questa introduzione che di Giuseppe Pulina sono le Effimere istruttive farfalle [Animali e Filosofi, Firenze, Giunti, 2008], fedele metafora in crisalide del segreto divenire dell’Essere e dell’Amore, fuoco destinato a travolgere l’amante, l’enigmatica metamorfosi della farfalla ci inizia a un tempo che necessario e di successione, se d’incanto è il divenire di una Natura che vive delle sue incessanti trasformazioni [Psyché della Vita], in disincanto, è un sentire che di mancanza, svela e rivela dell’Uomo, l’effimera e eroica “sostanza” della sua incompiutezza e finitudine [Psyché della Morte].
Tra la terra e il cielo, forti di un sentire che di Eros è “tensione verso l’immenso e il meraviglioso”, la tripartitica evoluzione della farfalla [verme/crisalide/insetto perfetto], ci introdurrà nel luogo di una “serafica danza” che di elevazione [purificazione/illuminazione/perfezione], è in dignità l’universale e misterico itinerario dell’uomo verso una possibile e nell’Amore, sua mistica unione con Dio: “Identità con quanto è al di là di ogni identità” [Giovanni Pico della Mirandola, De hominis dignitate, Pisa, Edizioni della Normale, 2012]
Nella “solitaria oscurità del Padre”, ove “le Idee non possono venire esposte che incorporate in immagini”, scriveva Giordano Bruno nel De umbris idearum, nel riflesso che dell’Infinito è in “luminosità” l’essere Finito, come scrive e nel citare Hans-Georg Gadamer: “La Luce non è solo la luminosità di ciò che essa illumina […] Rendendo visibile altro si fa visibile essa stessa e non è visibile altrimenti se non in quanto rende visibile altro […] Essa stessa viene a manifestazione” [Verità e metodo, Milano, Bompiani, 2001].
E nel luogo che rivela nel silenzio, del silenzio l’Eco della sua Voce, se Tragico è il tempo che delle “ombre”, di ogni essere vivente è l’incontro con la sua morte, nel Volo di colei “la cui presenza è causa di vita per il corpo stesso” [Platone, Cratilo, 399 d-e], in finalità: “Quando la notte è purificata d’ogni luce, ogni luce scintilla” [Giovanni Cenacchi, Cammino tra le ombre].

ORGANIZZAZIONE
Associazione “Amici della Certosa” di Bologna
IDEAZIONE & REGIA
Daniele Robazza
CON LA PARTECIPAZIONE ARTISTICA DI
Enrico Ruscelli, Valeria “Trilly” Billi e Clio Abbate
FUOCHI PIROTECNICI & D’ARTIFICIO
“La Casa dei Fuochi” di Daniela Musiani di Imola
INSTALLAZIONE ARTISTICA
Abra Degli Esposti [“Il Volo della Farfalla”]
RIPRESE AUDIO E VIDEO
Davide Pippo e Carla Soriano Rodriguez [“Luce narrante – filmaking”]
MONTAGGIO VIDEO
Paolo Mongiorgi [“Mediconadir”]

Un ringraziamento particolare ai FAMILIARI di GIOVANNI CENACCHI per la gentile concessione dei diritti di riduzione teatrale dell’opera “CAMMINO TRA LE OMBRE”