Terra di Mezzo – Sulle Tracce di Giosuè Borsi

Terra di Mezzo

Terra di Mezzo – Sulle Tracce di Giosuè Borsi

Terre di Mezzo

TEATRO PIROTECNICO MUSICALE
Nei Sacri Luoghi del Cimitero Monumentale della Certosa di Bologna
Estate 2014

“TERRE DI MEZZO”
“[…] L’idea che vado alla guerra mi esalta e mi riempie d’esultanza […] Sono felice, felice di andare a combattere […]
Chi m’avrebbe detto che un giorno sarei andato incontro alla morte come Mameli, Manara, Medici; che avrei combattuto in una guerra del Risorgimento, con lo stesso animo dei garibaldini, con le loro stesse canzoni, contro lo stesso nemico! […]
Ancora mi sembra un sogno”.
Giosuè Borsi
Lettera ad un amico, 29 agosto 1915
[Da “Un cattolico al fronte” di Carlo Adorni – Livorno, “Associazione Culturale Giosuè Borsi”]

Nel solco di un “ITINERARIO” che di Fuochi, di Canti, di Danza e di Pensiero, ci inizierà nei luoghi che della Certosa sono della GRANDE GUERRA, la “monumentale architettura” della nostra MEMORIA, una “piccola grande storia” diviene e si fa riflesso delle “tante piccole storie” che della Prima Guerra Mondiale, sono LA VOCE più grande [“Mutae Mortis Magna Vox”].
Ove un “DANTINO INSANGUINATO” fu ritrovato nel luogo in cui Giosuè Borsi trovò la sua “BELLA MORTE”, in quella Terra di Mezzo che di ogni “conflitto” è il tempo del suo dramma, in poetica dantesca visione “ri-conosciamo” e nell’udibile riflesso del “FOLLE VOLO DI ULISSE” [“Inferno, Canto XXVI”], di Giosuè Borsi e dei suoi Compagni, l’eco “tragico” della nostra storia e della sua voce.
E nel luogo in cui “varcato” fu il confine del non ritorno e “tutte le idee mostrarono la loro impotenza e inautenticità” [Edmund Husserl], un “SILENZIOSO SENTIERO” condusse il giovane poeta e scrittore livornese, da un’agiata dubbiosa esistenza alla disagiata certezza del suo destino.
Nella “SOLITARIA OSCURITÀ DEL PADRE”, [“Oratio de Hominis Dignitate”], ove “Che ci vuole a versare del sangue […] Ma creare io voglio” [Liberamente tratto da “Caino” di Mariangela Gualtieri], un “CANTO DI NATALE” [“Stille Nacht”] ci ricorda il “disumano” ruolo che di Caino, nel “grembo dell’oscurità” fu in Luce, la nascita e dalla tragedia, di una nuova Humanitas.

ORGANIZZAZIONE
Associazione “Amici della Certosa” di Bologna
IDEAZIONE & REGIA
Daniele Robazza
CON LA PARTECIPAZIONE ARTISTICA DI
Gianni Placido e Eva Luna Betelli – Voci di Enrico Ruscelli e Valeria “Trilly” Billi
RIPRESE VIDEO A CURA DI
Domenico G.S. Parrino, Andrea Tagliati, Fabio e Diego Resta

Un ringraziamento particolare all’ASSOCIAZIONE GIOSUÈ BORSI di Livorno per il prezioso contributo e sostegno